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TAEKWONDO da antica arte marziale a sport olimpico moderno

Metodologie didattiche moderne, studio della biomeccanica del corpo umano rendono il TAEKWONDO adatto a tutti UOMINI, DONNE e in particolare ai BAMBINI in quanto è una disciplina fisiologicamente corretta per lo sviluppo armonico del corpo e della mente.
L'allenamento produce nell'organismo dell'atleta modificazioni (adattamenti) che lo mettono in grado di realizzare una prestazione ad un livello superiore; questo è vero solo se l'allenamento è uno stimolo efficace e specifico.
Gli adattamenti prodotti possono essere quanto mai vari in base all'intensità, alla frequenza, alla specificità del carico di lavoro utilizzato:
• allenamento all’equilibrio
• allenamento alla resistenza
• allenamento alla forza
• allenamento alla velocità

PROGRAMMA DI ALLENAMENTO CON CICLI DI SEDUTE DIVERSIFICATE NELLA SETTIMANA NEI PERIODI DELL' ANNO: TECNICO, TECNICO-TATTICO, PREPARAZIONE ATLETICA

La fase preparatoria di una qualsiasi seduta di allenamento deve perseguire l'obbiettivo di sollecitare l'organismo dell'atleta al punto tale da permettergli di svolgere il suo programma di allenamento con il minimo rischio di infortuni e nelle migliori condizioni per accettare il carico di allenamento della seduta stessa.
L'intensità della fase preparatoria deve essere incrementata progressivamente, comprendendo in un primo momento esercizi a carattere generale e successivamente esercizi specifici, diretti cioè a sollecitare quelle catene cinetiche oggetto di preparazione della successiva fase di allenamento.
Lo stretching o allungamento (importante per aumentare la mobilità articolare e prevenire il rischio infortuni) permette di sviluppare calore all'interno della fibra muscolare (effetto Feng) verrà inserito nella prima (preparatoria) e nell'ultima fase dell' allenamento (recupero).

BAMBINI (da 6 a 8 anni - da 9 a 13 anni)
Attività ludico-motorie con gesti sempre più complessi in base all' età del bambino.
L'allenamento della prima fascia d'età si baserà su una serie di attività che hanno come finalità la combinazione di schemi motori di base fino a 8 anni e un esponenziale aumento dello sviluppo delle capacità percettive e coordinative oltre gli 8 anni di età.
Ciò faciliterà la formazione di piani educativi e l'inserimento di schemi motori insiti nel taekwondo come: parare, calciare, saltare, schivare, attaccare ecc.

ADULTI PRINCIPIANTI
Preparazione atletica generica per l'incremento della FORZA, VELOCITA' e RESISTENZA (esercizi a corpo libero, balzi molleggi squat crunch andature elastiche varie, metodi a circuit training agendo su tutta la muscolatura: glutei, gambe, addominali, spalle, schiena, pettorali ecc.).
Studio tecniche base del Taekwondo e tecniche di difesa personale da strada.

AGONISTI
Preparazione atletica specifica, allenamento tecnico-tattico finalizzata oltre alla cura dell' aspetto tecnico, di tutte le qualità del proprio corpo atte a fornire, nel brevissimo intervallo di tempo del combattimento, risposte immediate alle improvvise sollecitazioni richieste dalla gara.

COS’E’ il TAEKWONDO
E' noto che le arti marziali orientali si sono influenzate vicendevolmente nei lunghi secoli durante i quali sono nate e si sono diffuse: è innegabile quindi che nel taekwondo si ritrovino tecniche lineari caratteristiche degli stili giapponesi e tecniche circolari proprie degli stili cinesi, sono quasi assenti, invece le prese di lotta e le proiezioni.
Il taekwondo si caratterizza per l'uso di prevalente di tecniche di gambe anziché di braccia: ciò deriva dalla convinzione della superiorità offensiva degli arti inferiori, più lunghi e dotati di maggior massa muscolare, rispetto alle braccia.
Nonostante l'uso delle gambe non è altrettanto istintivo come l'uso degli arti superiori.
Ciò che in effetti stupisce osservando un esperto praticante è proprio la rapidissima alternanza dell'uso delle gambe nella loro duplice funzione di movimento e di offesa.
Come è intuibile questa abilità e questo raffinato equilibrio dinamico, paragonabile a quello del danzatore si possono acquisire solo attraverso un duro e costante allenamento che comprende stretching (esercizi per l'allungamento dei muscoli e migliorare la mobilità articolare), tecniche di base (calci da terra, calci in volo, pugni, parate ecc.) gli esercizi aerobici per il potenziamento dell'apparato cardiovascolare, esercizi di preparazione alla rapidità, alla forza, alla resistenza alla velocità, le tecniche dinamiche finalizzate alla strategia del combattimento (mobilità sulle gambe per la scelta ottimale rispetto all'avversario. schivate e contrattacchi in sequenza rapida) In genere ogni allenamento viene suddiviso il 3 o 4 fasi:
• fase preparatoria con esercizi di riscaldamento muscolare e adattamento cardiocircolatorio, di stretching, di forza, di destrezza con percorsi e circuit-training;
• fase principale con la preparazione tecnico-tattica;
• fase finale con l'applicazione degli apprendimenti attraverso il combattimento o le forme.
Nella versione moderna di questa arte marziale, si possono identificare 3 attività, che pur integrandosi tra di loro armoniosamente, danno luogo a diversi modi di intendere il taekwondo.
Il primo aspetto è sicuramente quello del COMBATTIMENTO (GHIORUGHI) che caratterizza il taekwondo rispetto a buona parte delle altre discipline marziali si affrontano due atleti del medesimo grado e del medesimo peso fino ad un'età di 35 anni. Gli atleti che portano le tecniche sull'avversario a contatto pieno, sono salvaguardati da un regolamento severo e da protezioni che limitano i traumi dovuti al combattimento. I gareggianti combattono entro un quadrato di 10 metri ed indossano a protezione del tronco un corpetto di colore blu o rosso un casco a protezione della testa, paradenti, paratibie, para avambraccio e conchiglia a protezione dei genitali. Al termine dell'incontro, che ha una durata di 3 round da 2 minuti ciascuno con pausa di 1 minuto tra un round e l'altro, viene giudicato vincente l'atleta che ha totalizzato più punti validi, che ha inflitto un KO all'avversario, che ha raggiunto per primo i 12 punti o i 7 punti di differenza.
I punti validi corrispondono alle tecniche di piede portate alla corazza o al volto e ai pugni portati solo al tronco. Il resto viene severamente proibito dal regolamento con penalità che giungono fino all'assegnazione della perdita immediata dell'incontro per scorrettezza.
Vista la peculiarità dell'espressione agonistica del taekwondo, anche i metodi di allenamento privilegiano lo studio e l'applicazione di tecniche precise e pulite (nonché potenti) e soprattutto della tattica di combattimento, siccome l'atleta di taekwondo deve possedere sia un cospicuo bagaglio di tecniche sia il modo intelligente ed efficace per applicarle.
Si vede quindi come risulta distorta ed errata l'immagine di violenza ed aggressività che la comune opinione troppo spesso suggerisce: ogni tecnica del taekwondo non è esternazione di violenza offensiva, ma l'espressione di un gesto atletico puro e semplice. Dall'esperienza derivante dall'insegnamento ai bambini e adolescenti si può certamente confermare come la pratica del taekwondo sviluppi e migliori le loro capacità condizionali e coordinative.
L' atleta di taekwondo divenga o meno un campione, raggiungerà la consapevolezza che ciò che costruisce quotidianamente gli conferirà notevoli spunti nella pratica dell'attività sportiva in genere e nella vita.
Il secondo aspetto e quello relativo alle Forme, che altro non sono che l'esecuzione di sequenze di movimenti prestabiliti di fronte ad avversari immaginari. Con questo esercizio l'atleta affina le sue capacità tecniche e di concentrazione ed anche un combattente trae vantaggio dalla pratica delle forme. Terzo ed ultimo aspetto riguarda le DIFESE PERSONALI E LE PROVE DI POTENZA.
Nel primo caso si imparano ad utilizzare le tecniche di braccia e di gamba, al fine di fronteggiare uno o più avversari durante un' ipotetica aggressione. In questi casi si utilizza tutto il bagaglio tecnico del taekwondo, cosa che non è ammessa nel combattimento sportivo, per ovvie ragioni di salvaguardia dell' incolumità dei 2 atleti. Si hanno quindi tutta una serie di tecniche che utilizzano leve, proiezioni, colpi ai punti vitali e naturalmente tutte le tecniche di gamba tipiche di questa arte marziale. Al contrario di altre discipline che prevedono una serie molto ampia di tecniche di difesa personale, il taekwondo risulta più povero di tecniche, ma la relativa semplicità delle stesse ne aumenta molto l'efficacia e il campo di applicazione.
Con le prove di POTENZA gli atleti, prevalentemente cinture nere, dimostrano l'efficacia delle tecniche su tavolette di legno. L'efficacia delle tecniche non è solo da intendersi come dimostrazione di "forza bruta", ma soprattutto nella capacità di eseguire la tecnica senza riportare danni sulle mani o sui piedi, e di colpire il bersaglio che spesso si trova a oltre 2 metri dal suolo.
Esistono zone delle mani e dei piedi con le quali il praticante di taekwondo impara a portare i colpi.
Colpendo con queste zone si ottiene di concentrare tutta la forza in una superficie limitata e molto resistente tale da permettere di rompere il bersaglio. Come in tutte le arti marziali esiste una suddivisione di praticanti in cinture : bianca, bianca-gialla, gialla, gialla-verde, verde, verde-blu, blu, blu-rossa, rossa, rossa-nera e nera (che si ottengono sostenendo un esame) e, a seconda del grado, vengono insegnate e praticate diverse attività per giungere in modo armonioso alla comprensione del taekwondo. Anche la preparazione fisica ha un ruolo determinante nella pratica del taekwondo, il corpo deve essere agile, flessibile, ed allo stesso tempo resistente; in più ogni praticante attraverso gli esercizi di preparazione arriva a comprendere meglio il suo corpo, a vederne i limiti e le potenzialità.